

Famiglia Mandia Battipaglia Lavoro – Claudio era un “grande studente e una persona adorabile” che “non vedeva l’ora” che la sua famiglia italiana arrivasse a New York per festeggiare i suoi 18 anni. L’avvocato George Bochetto di Bochetto&Lentz, che sta lavorando con la famiglia dello studente di Battipaglia Claudio Mandia, morto tragicamente negli Stati Uniti, ha pubblicato un messaggio simile. La denuncia afferma che come “punizione” per la sua collaborazione in classe, i funzionari di EF Academy hanno isolato Claudio per diversi giorni. I Mandia trovano incomprensibile che la scuola di Claudio ricorra a mezzi così primitivi e ritengono che la scuola abbia “causato direttamente” il suicidio di Claudio isolandolo in isolamento per più di tre giorni. I Mandia stanno facendo i preparativi per il futuro, ma preferirebbero “non dire di più” su quello che è successo a Claudio in questo momento. La famiglia di Honoree ringrazia tutti i suoi ex compagni di classe e conoscenti.
Il comunicato prosegue dicendo: “La tragica notizia della sua morte Le tragiche circostanze degli ultimi giorni di Claudio rendono più difficile la sopportazione. I Mandia hanno chiesto espressamente che la loro “privacy” sia rispettata durante le fasi funebri del trasporto della salma di Claudio in Italia Claudio Mandia, uno studente di Battipaglia, è stato trovato morto nel campus internazionale di EF Academy a New York City.Mentre era tenuto in isolamento disciplinare per più di tre giorni, si sarebbe tolto la vita.La famiglia è fiduciosa che l’occupazione della scuola di “misure di base” hanno portato alla morte del figlio, secondo una dichiarazione resa attraverso il sistema giudiziario americano e ristampata su Fanpop.L’avvocato George Bochetto di Bochetto&Lentz, che rappresenta la famiglia Mandia, ha detto che Claudio era “una persona e un grande studente” che stava facendo il conto alla rovescia dei giorni prima che la sua famiglia arrivasse a New York dall’Italia per festeggiare il suo trentesimo compleanno.L’avvocato sostiene che il piccolo Battipagliese trascorse un consi quantità di tempo in isolamento derable come “punizione” per il suo comportamento dirompente in classe.
La famiglia newyorkese di Claudio Mandia è “direttamente causata” dalle azioni della scuola, secondo loro. Sono sconvolti dal fatto che sia sottoposto a misure così primitive e ritengono che la decisione di Claudio di porre fine alla sua vita mentre era isolato e in isolamento per più di tre giorni sia stata influenzata dalle azioni della scuola. I suoi cari a Battipaglia, in Italia, erano curiosi di sapere cosa lo avesse portato alla morte alla vigilia del suo sessantesimo compleanno presso la struttura americana che aveva visitato. Hanno espresso le loro preoccupazioni sulla testata locale, il Corriere della Sera. I genitori che sono preoccupati per il futuro dei loro figli spesso esprimono la loro tristezza nel dover affrontare l’ansia da separazione mentre i loro figli frequentano la scuola in un altro paese.
La madre dice al figlio “non ha priso la decisione di porre fine alla sua vita; è morto perché non ha resistito ai brutali maltrattamenti e agli atroce abusi subiti dalle autorità scolastiche”. Un linguaggio che solleva la coscienza che descrive vividamente le “atroci atrocità” che il loro giovane compagno avrebbe subito per mano dell’esatta istituzione di cui si fidavano per prendersi cura di loro. Si ritiene che l’esperienza di studio transatlantica di Claudio Mandia abbia portato alla sua morte il 17 febbraio. Tentato suicidio di Claudio Mandia, la cui scuola, EF Academy, è indagata a seguito di una denuncia della sua famiglia. Mandia è stata messa in “isolamento” per più di quattro giorni. I suoi genitori avrebbero trascinato la sua morte prematura fino alla sezione civile della Corte Suprema di New York.
Elisabetta e Mauro Mandia affermano che il loro figlio Claudio ha subito “atroci abusi” da parte dei suoi insegnanti nella scuola dove si stava preparando per una carriera nell’azienda di famiglia che avrebbe avuto una grande influenza negli Stati Uniti. Alla vigilia del suo trentesimo compleanno, il 17 febbraio, la vita di Claudio Mandia si è conclusa il più presto possibile. I genitori di Claudio hanno condiviso la loro delusione con il quotidiano italiano Il Corriere della Sera dopo aver appreso della sua decisione di proseguire gli studi superiori negli Stati Uniti. Anche se avevamo sperato che gli “educatori preparati e comprensivi, consapevoli della sensibilità dei giovani” di nostro figlio lo aiutassero a sentirsi al sicuro a scuola, è stato invece esposto a forme di disciplina ingiuste.
In un’intervista, i genitori di Claudio Mandia hanno affermato che il loro figlio è stato trattato come un criminale perché era stato etichettato come tale. Sebbene il suo “crimine” fosse solo barare in una competizione, fu soggetto a gravi conseguenze tra cui l’espulsione e l’isolamento. Queste forme di punizione non sono mai state utilizzate in EF Academy. Le mie conversazioni con il centro di formazione telefonica sono iniziate lunedì 14 febbraio, quando ho appreso del progetto di spostarlo in un’altra struttura fino al nostro arrivo. Da allora ho avuto la sensazione che Claudio non sia solo. La madre di Claudio Mandia dà alcune informazioni spaventose in un’intervista al Corriere, che il marito dà per spiegare l’accaduto. Solo Claudio non è stato sottoposto a tale trattamento “primitivo” iimmediatamente. Quante generazioni precedenti hanno dovuto affrontare problemi simili senza i mezzi per rispondere o indagare? Abbiamo superato questo ostacolo e non ci fermeremo fino a quando nessun altro studente universitario affronterà un simile comportamento omofobo, sessista o altrimenti discriminatorio.
Claudio, i Mandia sono i tuoi antenati. Claudio Mandia, studente del secondo anno a Battipaglia e frequentatore di lunga data di EF Academy, si è suicidato il 17 febbraio. I suoi genitori, Mauro Mandia ed Elisabetta Benesatto, esportatori di pizze di successo, hanno avviato una causa civile contro la scuola di Claudio, accusandola di “disumane comportamento e terribile inettitudine.” A causa del possibile impatto sulla comunità locale, è stato chiesto alla più alta corte della contea di Westchester di esaminare la questione. A causa della loro conoscenza delle vulnerabilità psicologiche del ragazzo, gli amministratori scolastici Vladimir Kuskovski, Wayne Walton e Chelsea Lovece sono stati accusati della sua performance “pizzicato” in una rievocazione di una competizione di matematica e della sua successiva esclusione sociale. Inoltre, sono consentite pochissime opzioni alimentari.
La famiglia Mandia sostiene nella loro denuncia che il figlio ha tentato più volte il suicidio mentre era iscritto all’Accademia. Un altro studente italiano ha tentato il suicidio nel 2021 tagliandosi le dita; fu salvato da Mandia e da un impiegato dell’Accademia. Eppure nessuno di EF Academy si è preso la briga di portare la cena di Claudio all’interno, lasciandola invece appena fuori dalla porta. La famiglia, a memoria d’uomo, ha creduto nel concetto di “trattamento inimmaginabile”, ed è questa linea di pensiero che sta alla base dell’avanzata denuncia civile presentata dagli avvocati americani nel tentativo di spiegare il situazione. Il solito psicologo di Claudio Chelsea Lovece, altre persone a carico del college e il direttore dell’istituto Vladimir Kuskovski sono tutti specificatamente nominati nell’ordinanza. Ulteriori dettagli, come le copie delle lettere di sostegno inviate dal minorenne mentre era detenuto, sono emersi riguardo alla sua incarcerazione disciplinare. Gli sforzi del governo hanno portato a tredici capi d’accusa, che vanno da “omicidio senza motivo” a “negligenza nella gestione di diverse parti della vita accademica e, soprattutto, misure disciplinari” (negligenza nella gestione del disagio psichico, dei maltrattamenti, e abusi sui minori). Coloro che conoscevano bene Claudio e gli hanno fatto una visita cortese prima che fosse portato via, hanno osservato che appariva asciutto e pallido e che aveva vari graffiti che potrebbero essere visti come prova di autolesionismo.

