

Giornalista Morto Oggi – Si è spento oggi a New York il giornalista e scrittore Claudio Angelini. Il 29 marzo di quest’anno ha compiuto 72 anni. Lo ha detto il marito della giornalista Olga Cortese agli amici capresi (Napoli). I coniugi sanno che Angelini passa le serate a letto convalescente da un recente malore. Si è ritirato come presidente della Rai Corporation e come presidente della Società Dante Alighieri con sede a New York. Avendo fatto di New York la sua casa dal 1997, Angelini è stato sia capo della sede della Rai a New York sia capo dell’ufficio dei corrispondenti della rete di notizie televisive. A Roma ha curato i tg della Rai come vicedirettore, è stato un habitué del Tg1 e ha curato come curatore un’ampia programmazione culturale. Scrittore, autore di più libri; ha promosso il Premio Capri, uno degli eventi letterari e culturali più significativi di Capri, nato più di trent’anni fa e che si prepara ora all’edizione 2015.
Il giornalista di Rai Sport Franco Lauro è morto all’età di 58 anni dopo essere stato colpito da un infarto. Solo di recente è emerso che l’industria giornalistica italiana è in fermento. I primi indizi suggeriscono che il famoso volto televisivo sia morto nella sua casa di Roma dopo aver subito un malore inaspettato. Qualcosa di più conferma l’Agi: “Perdita del giornalismo italiano, soprattutto sportivo: è venuto a mancare Franco Lauro, volto riconoscibile di RaiSport. A ottobre compirà 59 anni. Il giornalista è stato trovato senza vita nel suo appartamento, il Vittima apparente di una tragedia improvvisa.Rai, 58 anni, una delle massime autorità mondiali in materia di calcio e basket, rispettato conduttore televisivo e telecronista sportivo.Un infarto avrebbe ucciso Lauro oggi, 14 aprile 2020. Franco Lauro, nato a Roma il 25 ottobre 1961, è entrato in Rai nel 1984. Ha fornito la telecronaca di otto Giochi Olimpici estivi e uno invernale, tra cui i Giochi Invernali di Torino 2006, nonché di sei edizioni dei Mondiali FIFA e del Campionato Europeo UEFA per calcio e tre edizioni della Coppa del Mondo FIFA per il basket.
Quando ho appreso la notizia della morte di Franco Laureno, sono rimasto senza parole. Giocatore di basket abile ed entusiasta, ha portato nelle nostre case il suo volto simpatico e colto. Ho molti bei ricordi di lui, ma la nostra prima apparizione radiofonica insieme nel 1985 spicca su tutte le altre. In un recente tweet, il giornalista Massimo Caputi ha detto: “Ciao caro Franco Rip”. “Se è andato via è Franco Lauro, giornalista di Rai Sport e bravo ragazzo a tutto tondo. Radio Incontro è nata così: con me. A quei tempi lo speaker del canestro veniva chiamato semplicemente “la voce”. Poi, una bella carriera Roberto Renga, giornalista e scrittore, ha scritto su Twitter “Ciao, amie mie” (Ciao, amico mio).
È venuto a mancare il signor Michele Fusco. Un’infezione da Coronavirus si è tolta oggi la vita al giornalista sportivo di 66 anni (Mercoledì 27 gennaio). Sono molte le persone che lo hanno ricordato oggi sui social media, tra familiari, amici e colleghi. Fusco ha trascorso molti anni nel parlamento italiano come cronista dopo essere nato a Milano. Michele Fusco Il giornalista sportivo aveva contratto il coronavirus e oggi, mercoledì 27 gennaio, ha compiuto 66 anni. Molti familiari, amici e colleghi stanno attualmente onorando la sua memoria parlando con affetto dei suoi tratti della personalità, come la sua gentilezza, professionalità , e competenza.La carriera come a giornalista sportivo e poi come amico parlamentare.
Appassionato di Milano, Fusco, seguendo le orme del padre come atleta professionista, ha iniziato a lavorare come cronista parlamentare viaggiando tra la sua città natale di Milano e la capitale Roma. Dopo aver scritto articoli per quotidiani come “Il Giorno”, “Metro” e “Linkiesta”, collabora da tempo alla testata online “Gli Stati Generali”. E il sito del quotidiano ha dedicato all’argomento un lungo articolo: “Non sarà la stessa cosa senza la sua capacità di pungere e accentuare le debolezze del mondo, della politica, dei potenti e degli aspiranti potenti. Se non lo facessi Se conosci Michele, potresti non accorgerti che ha studiato le sue debolezze da vicino e personalmente, dentro di sé, proprio come fanno i forti”. Massiccio aumento di interesse da parte di amici e colleghi che hanno pubblicato i propri pensieri e ricordi sui social media. “Michele stamattina ci ha lasciato e con lui si è portato il virus che ha sconvolto le nostre vite. Ci sono amicizie piene di rito e la convinzione che dureranno per sempre, come scrive Mario Calabresi, collega. Non ci posso credere è successo davvero». “Fantastico giornalista e straordinario essere umano in tutto e per tutto Michele Fusco è stata l’undicesima vittima del Covid. Scrive Carlo Fusi: “Che tristezza”. È quello che volevo fare per loro”.
Il sorriso di Alessio Giovannini, giornalista 40enne di Pieve Torina, a cui qualche settimana fa è stato diagnosticato un male incurabile ma che ha provato a fil’ha cacciata dal letto d’ospedale dopo aver avvertito i primi sintomi all’inizio di dicembre, svaniti.Domani mattina alle 11:30 si terranno i funerali nel suo paese natale di Pieve Torina, sul suolo sacro della Chiesa di Santa Maria Assunta , non troppo lontano dal punto in cui, da bambino, guardava il mondo dalla bancarella di sua madre al mercato locale.Fino all’ultimo era convinta di poter vincere sul linfoma scoperto sul momento, come aveva rivelato ad alcuni amici a cui si era affezionata nei primi giorni dell’anno.
La sua battaglia si è conclusa questa mattina, e la notizia della sua morte si è sparsa da Roma, dove viveva con la fidanzata Simona e svolgeva con passione e competenza il suo lavoro di addendum alla questione nazionale della Fidal, alle Marche e fino a Pieve Torino, dove risiedono la madre Ada e i fratelli Amore e Patrizio. Le sue amicizie e i rapporti con i suoi cari nelle Marche sono durati una vita. Durante il terremoto, ha aiutato disinteressatamente i suoi connazionali in diversi modi, tra cui coordinando eventi di beneficenza con stelle dello sport per bambini e fornendo servizi di comunicazione gratuiti alla comunità che era stata interrotta.
L’ultima cosa che Alessio Giovannini ha postato sui social è stato un semplice “Dai”, un’invocazione che riecheggia il mondo sportivo in cui ha lavorato con precisione, competenza, puntualità, un pizzico di ironia e un cuore immenso, sempre cordiale e pronto ad aiutare fuori i suoi colleghi. Si è spento il 7 gennaio. Giovannini si è laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Macerata dopo aver iniziato la sua formazione a Pieve Torina e proseguita presso il Liceo Classico di Camerino. Ha esordito nel giornalismo come corrispondente locale per due anni dell’agenzia di stampa Ansa; da allora fino al 2003 ha lavorato anche presso la locale stazione di Telemacerata, dove si è particolarmente interessato a seguire i trionfi della Lega Pallavolo Lube. Nel 2003 passa all’attuale incarico in Tv Macerata. Da allora ha mosso i primi passi nel campo del giornalismo sportivo, entrando in Fidal Marche come assistente di redazione nel 2003 e rimanendovi fino al 2009, periodo durante il quale si è occupato dell’organizzazione e della promozione degli eventi del palaindoor di Ancona.
Poi è stato trasferito a Roma per lavorare per la Polizia di Stato italiana. Aveva seguito eventi sportivi internazionali in vari paesi per la Federazione di atletica leggera. Coloro che hanno lavorato con lui o lo hanno conosciuto personalmente ricorderanno sempre il suo comportamento amichevole, lo spirito edificante e l’eterna dedizione alla sua professione. «Ho perso un amico», ricorda il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci; “la comunità perde un cittadino che durante il terremoto ha saputo mostrare solidarietà vera, nel silenzio, per aiutare a ricostruire la comunità”.

