

Giuseppe Bono Malattia – Piangiamo la scomparsa di Giuseppe Bono. I suoi ex colleghi e amici di Fincantieri sono rimasti sorpresi dalla notizia della sua partenza. Lutto, o scazzottata, tra i dipendenti di Fincantieri. La società ha perso il suo amministratore delegato, Giuseppe Bono, che ha ricoperto quel ruolo fino all’aprile del 2022. Il ministro della Difesa Guido Crosetto è stato il primo a dimettersi. Peppino ha ucciso Giuseppe Bono perché era di intralcio. Incredibile compagno di famiglia e capitano nel mondo industriale che è in un campionato a parte. Il lavoro della sua vita è stato dedicato a rendere ricca l’Italia. Ho saputo della precaria situazione finanziaria di Fincantieri nel momento in cui si è presentato. Ora hai la possibilità di acquistare i migliori articoli disponibili ovunque. RIP”. Così, prima di chiunque altro, il ministro Crosetto ha dato la notizia della morte dell’ex leader di Fincantieri. La conferma del ministro è stata accolta con shock e incredulità dai principali giornali del Paese e dai suoi colleghi.
Ciò che rende questa rivelazione ancora più sconvolgente è che molti che hanno recentemente comunicato con Bono hanno indicato che sta bene e in pace. Bono è emigrato a Torino dalla Calabria quando era un ragazzo giovane. Si diploma al liceo all’età di 19 anni e si iscrive subito ai corsi dell’Università di Economia e Commercio mantenendo il suo lavoro a tempo pieno. Dopo la laurea, ha iniziato a lavorare in Fiat-Finmeccanica, poi è passato in Omeca (Gruppo Fiat-Finmeccanica e dal 1968 Efim), per poi trascorrere i successivi due decenni in Efim, dove è diventato direttore generale nel 1991 e rimase in tale posizione fino a quando 1993, come riportato dal quotidiano italiano La Stampa.
Giuseppe Bono è stato amministratore delegato dell’azienda dal 1997 al 2000, per poi tornare ad essere amministratore delegato. Bono guida Fincantieri dal 2002 (e lo farà fino ad aprile 2022). Fincantieri è un’impresa cantieristica italiana, e Giuseppe Bono, detto Peppino, è stato amministratore delegato dall’aprile 2002 all’aprile 2022. Calabrese nativo, è nato a Pizzoni, provincia di Vibo, nel 1944 e da allora ha conseguito la laurea honoris causa in ingegneria ed economia marittima e commercio. Non dovrebbe sorprendere che Fincantieri sia responsabile di una così vasta gamma di imbarcazioni, dalle navi militari alle navi mercantili, dalle navi da crociera alle piattaforme e piattaforme petrolifere, ai terminal di aeroporti e porti e persino sottomarini.
Giuseppe Bono è entrato a far parte dell’azienda italiana Finmeccanica nel 1993 ed è salito di grado fino a diventare Direttore Generale e poi Amministratore Delegato nel giro di un decennio. Iniziando la sua carriera manageriale in Fiat-Finmeccanica nel 1963, ha acquisito istruzione e formazione nel campo dell’amministrazione e del controllo di gestione prima di passare a ruoli di crescente responsabilità in Omeca (controllata del Gruppo Fiat-Finmeccanica dal 1968) ed Efim ( 1971–1993). Condottiero lascia una forte eredità alle spalle. “Ha sviluppato e portato avanti una visione coraggiosa e lungimirante, sempre attenta all’interesse del Paese”, hanno affermato il presidente di Fincantieri Claudio Graziano e l’amministratore delegato Pierroberto Folgiero dei due decenni alla guida di Giuseppe Bono. Non ho smesso di parlarti.
Nel 1944 Bono è entrato in questo mondo nel comune italiano di Pizzoni, in provincia di Vibo Valentia. Nel 1970 si laurea in economia all’Università degli studi di Messina, ormai sposato e padre di due figli. Budget e piani pluriennali in una grande economia è stato il tema della sua tesi. Iniziato come ingegnere presso la società Fiat-Finmeccanica, è poi salito di grado fino a diventare amministratore delegato della società finanziaria Aviofer. Dal 1991 al 1993 è stato amministratore delegato di Efim e dal 1997 ha guidato Finmeccanica. In Fincantieri ha sostituito Pier Francesco Guarguaglini, dimessosi la primavera prima, incarico che aveva ricoperto per due anni dopo essere stato promosso amministratore delegato nel 2000.
Oltre alla regia, Giuseppe Bono ha lavorato anche come insegnante. Ha infatti guidato fino al 2010 la divisione Luiss preposta ai “Sistemi di supporto alla gestione”. (Programmazione e Controllo). Il 23 maggio 2014 gli è stato conferito il titolo di “Cavalier dell’Opera” per le sue realizzazioni. Il 25 gennaio 2017 ti è stato conferito il titolo di Cavaliere della Legion d’Onore. Inoltre, dal 2013, è presidente di Confindustria Friuli-Venezia Giulia. L’era di Fincantieri si concluderà il 20 aprile 2022. Quando ho saputo della morte di Giuseppe Bono, mi ha scosso nel profondo. Ho capito che “Maiora premunt” è stato composto abbastanza di recente, nei giorni scorsi, in una serie di brevi testi.
E’ quanto afferma in una nota Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia italiano. Le sue ultime osservazioni, “anche in quella frase ho riletto tutta la sua passione e amore per l’industria italiana”, riassumono per me il lavoro di una vita. uno che ha attivamente coltivato dai suoi primi giorni come operaio di cantiere fino al suo attuale, lungo ruolo di amministratore delegato in Fincantieri. Una via da seguire, una strategia per comportarsi in modo professionale e spassionato che lail resto di noi può seguire come modello. Iscriviti alla mailing list “Whatever it Takes” curata da Federico Fubini. I problemi di questa settimana per l’economia ei mercati includono dati, fatti e opinioni forti. Puoi aspettarti la consegna della posta il lunedì.

