

Madre Teresa Di Calcutta Da Giovane – Per la pace nel 1979, hanno ricevuto il premio Nobel. Per molte ragioni, compreso il suo impegno ad aiutare i più poveri tra i poveri e la sua fede nel valore e nella dignità intrinseca di ogni persona, Madre Teresa ha rifiutato un banchetto tradizionale per onorare i vincitori dell’evento a favore della donazione del denaro ai poveri di Calcutta, che avrebbero sono previste per un anno intero. Inoltre, Madre Teresa è stata la seconda donna in India, dopo Indira Gandhi, a ricevere il più alto onore conferito dal Paese, il Bharat Ratna. (Ap)
Il 20 dicembre 2002 papa Giovanni Paolo II ha approvato decreti in onore delle virtù eroiche e degli atti miracolosi del missionario, rendendo la suora una “beata” a soli 5 anni dalla sua morte. Questo è un caso molto speciale. Wojtyla, infatti, ha deciso di “violare” la norma che prevede di attendere cinque anni prima di intentare una causa. Madre Teresa sarà canonizzata il 4 settembre 2016. (Ap)
Cinque figlie nacquero da Nikola e Drane Bojaxhiu, immigrati albanesi dal Kosovo, il 26 agosto 1910 a Skopje, in Macedonia. Una disfatta delle forze di Agnes Gonxha. Presto conosciuta come “Madre Teresa”, salirà alla ribalta come una delle figure più importanti del cristianesimo in tutto il mondo. All’età di diciotto anni, Gonxha Agnes prende la decisione di diventare missionaria. Lascia la famiglia e si trasferisce in Irlanda per studiare all’Istituto della Beata Vergine Maria. D’ora in poi sarà conosciuta come Suor Maria Teresa. Arrivò a Calcutta il 6 gennaio 1929. Il voto eterno fu professato il 24 maggio 1937. Fu lì nel 1948 che furono fondate le Missionarie della Carità. Nei loro caratteristici sari bianchi con rifiniture blu, le monache di Calcutta si dedicano ai poveri, agli indigenti e ai deboli. Ci sono già oltre 600 “famiglie missionarie” sparse nel mondo. A Calcutta, India, il 5 settembre 1997. (Fotogramma)
Comunità di lavoro delle sorelle nel quartiere San Paolo di Bari, uno dei luoghi più frequentemente segnalati nelle cronache per episodi di criminalità urbana.
Circa 30.000 persone risiedono in questo quartiere del capoluogo pugliese, nato negli anni ’60 del secolo scorso in un periodo di rapida urbanizzazione caratterizzato dal diffuso utilizzo della macchia d’olio. Durante questo periodo, lo stile edilizio popolare dell’epoca – noto come “edilizia popolare” – innalzò come funghi i palazzi, molti dei quali privi di ascensori e, in alcuni punti, “scordandosi” (affondò) dal
Sono la seconda casa delle Suore di Madre Teresa di Calcutta, che dai primi del ‘900 risiedono nella città pugliese. Oltre a gestire un dormitorio maschile (che ultimamente è gestito dalla chiesa), siamo aperti dal mattino in un luogo donato dal reparto di manutenzione della ferrovia, proprio vicino alla stazione centrale e proprio accanto alla passerella che attraversa la ferrovia che conduce al Corridoio Cavour (la via alberata del Teatro Petruzzelli).
In alternativa, le suore di San Paul hanno aperto un posto in cui le ospiti di sesso femminile possono soggiornare e ottenere le proprie stanze.Abbiamo vissuto in Italia tra il 2003 e il 2005; questo lo ricordo da quando Papa Benedetto XVI fece la sua prima apparizione pubblica dopo essere stato eletto nel 2005, al Congresso Nazionale dell’Eucaristia a Bari.
C’erano sei suore che vivevano in questa comunità. C’erano tre nativi americani, uno africano, uno europeo e uno asiatico. Per comunicare con la gente del posto, le monache usavano l’italiano, lingua ufficiale del paese in cui lavoravano. Ma tra di loro, l’inglese era la lingua preferita perché erano una comunità “globale”. È la lingua che li accompagnerà nei loro viaggi in tutto il mondo.
Nella parete di fondo della stanza della cappella c’era un grande crocifisso (non a misura d’uomo, ma comunque piuttosto consistente), e la scritta “IO SETE” era stata accuratamente ritagliata da una scatola di cartone e attaccata alla parete sovrastante.Indicando un saluto con “HO SETE” (cfr. Gv 19,28). In altre parole, le parole di Gesù sulla Croce. Secondo Madre Teresa, la richiesta di Gesù è più di un bisogno tangibile suscitato dalla sua fame e sete, così come l’arsura che ne deriva.
Gesù esprime anche il suo desiderio che possiamo sezionarlo aggiogando la nostra vita alla sua e non abbandonandolo in un mucchio storto e suicida. Si rivolge a noi ancora e ancora con questa invocazione.Si decise che il premio in denaro sarebbe stato dato ai poveri di Calcutta perché potessero mangiare bene per un anno intero.el discorso di gratitudine per la restituzione del premio, sottolineiamo l’appello di accompagnamento rivolto alle madri che hanno subito pressioni o costrette ad abortire i propri figli.
Ho affermato che non è possibile né appropriato meravigliarsi del fatto che così tante guerre infuriano sulla superficie terrestre, né essere sorpresi dal fatto che sia così umano per un uomo sacrificare la propria vita per un altro. Quando tante madri si vedono ogni giorno messe alle strette e decidono di porre fine alla loro vita per il bene dei bambini che stanno portando in un mondo di disperazione, è difficile non lasciarsi sopraffare dalla gravità della situazione
n. Pertanto, si è rivolta alle madri di tutto il mondo e ha implorato: “Se non puoi prenderti cura dei tuoi figli, ti prego di darli a me e alle mie sorelle”. E ci prenderemo cura di loro come se fossero nostri.Questo le fa dubitare dell’esistenza di Dio e le impedisce di sperimentare direttamente la presenza di Dio dentro di sé.
Tuttavia, ha continuato a spingersi avanti e difendere il lavoro che altri – non lei (una monaca che dubitava che Dio esistesse) – avevano voluto, pensato e svolto attraverso di lei. Due ultime risposte agli intervistatori in quel tuo vecchio documentario. Qualcuno l’ha sentita dire: “Non mi piace essere fotografata, quindi ho fatto una “proposta” a Dio chiedendogli di mandare un angelo in cielo ogni volta che venivo fotografata”. Era senza paura nel non chiedere.

