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Maxi Arresto
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Maxi Arresto – Armi, esplosivi e armi improvvisate; droghe; e veicoli a quattro ruote. Due sospetti criminali cagliaritani sono stati arrestati ieri dopo un’operazione dei carabinieri: il titolare della pizzeria Giovanni Meloni (45 anni) e l’ex dipendente scontento Roberto Nairi (53).

Impegnato nell’operazione, il personale militare ha recuperato una grande quantità di droga (50 chilogrammi di marjiuana, 500 chilogrammi di cocaina e 250 chilogrammi di hashish), armi (una pistola calibro 12, un revolver che era stato modificato e tre pistole ad aria compressa carabine compresse), oltre 1.650 proiettili e 7 litri di esplosivo. La polizia ha anche scoperto 30.000 euro in contanti.

Le perquisizioni sono state effettuate nelle abitazioni dei due indagati oltre che nel baccello di Meloni, prima che fosse condotto nel carcere di Uta, nelle campagne di Quartu. Invece, Nairi è attualmente agli arresti domiciliari in attesa del suo appello diretto. In questa massiccia operazione sono stati coinvolti 30 carabinieri del Comando Provinciale di Cagliari, dei Nuclei Investigativi Cagliari e Quartu e dell’Associazione Sarda di Caccia.

Restituire i proventi del traffico di droga in immobili, veicoli e capitale operativo. Il criminale più noto di Cagliari, Fabio Podda, 38 anni, è stato assicurato alla giustizia dalla Guardia di Finanza, che gli ha sequestrato beni per un valore di oltre 1,2 milioni di euro.
L’operazione “Chemin de fer” è stata realizzata dai finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria della capitale dell’isolato Paese.

Il napoletano, 59 anni, è stato arrestato dal Groupo di Taranto mentre tentava di trasportare 115 kg di sigarette illegali.Nell’ambito dell’attività quotidiana di controllo economico assicurata dalla Guardia di Finanza, è stato implementato un incremento dei servizi anti-tratta, soprattutto in risposta alla recrudescenza del fenomeno del contrabbando in Italia di tabacco di fabbricazione estero di produzione illegale.

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In questa cornice, una pattuglia delle Fiamme Gialle ha effettuato un controllo dei veicoli nel quartiere “Paolo VI” della Capitale d’Italia. Non sfuggirono all’attenzione dei militari il fatto che il veicolo fosse visibilmente danneggiato nella parte posteriore, nonché gli evidenti segni di apprensione manifestati dal precedente P.C., il quale falsamente sosteneva di trasportare masserizie presso una stazione termale del Litorale tarantino. I finanzieri hanno invece scoperto molti contenitori contenenti un totale di 115 kg di sigarette dei marchi “REGINA” e “CHESTERFIELD” che erano sfuggite al sigillo dei Monopoli di Stato.

L’uomo è stato arrestato dalle autorità giudiziarie presso la Casa Circonferenziale di Taranto per il reato di traffico di sigarette di fabbricazione straniera. Sono in corso le indagini volte a tracciare il percorso di approvazione del tabacco.

La confisca dei beni, che potranno essere nuovamente utilizzati dalla collettività quando la mafia avrà esaurito le proprie scorte, è parte fondamentale dell’indagine sul riciclaggio condotta dall’Antimafia del distretto di Cagliari. Nello stesso anno (2011) sono iniziate le indagini che hanno portato alla confisca dei beni del pregiudicato cagliaritano. Un primo provvedimento di sequestro “per proporzione” di beni è stato effettuato in tempi record da esperti finanziari.

E poi, sempre per conto della Dda, gli specialisti delle Fiamme gialle hanno condotto ulteriori indagini che hanno portato all’applicazione del provvedimento di confisca che la legge antimafia impone a chi commette reati particolarmente efferati, come il traffico di droga.

Durante questo periodo, i finanziatori di Podda vendettero l’intera sua fortuna e quella dei suoi parenti e soci.Le bandiere rosse sventolano alte: l’individuo disponeva di risorse finanziarie incompatibili con il debito dichiarato. E in quel periodo ha effettuato una serie di transazioni immobiliari, compreso l’acquisto di beni lasciatigli dai suoi omonimi genitori, con un costante affidamento su ingenti somme di denaro.

I cecchini gialli su larga scala hanno concluso con successo un’importante operazione in cui hanno scoperto un sito di coltivazione di marijuana e recuperato armi e munizioni detenute illegalmente.

Ad intervenire sono gli uomini del Nucleo Mobile della Compagnia Guardia di Finanza di Vasto. Stanno lavorando costantemente per combattere e reprimere la produzione, il traffico, lo stoccaggio e la confisca illegali di droghe, inclusi tranquillanti e psichedelici, nonché armi.Durante queste operazioni, i militari hanno posto sotto sorveglianza una persona con una minima storia criminale che stava coltivando piante di marijuana “fai da te” alte quasi due metri su un appezzamento agricolo adiacente alla sua abitazione.

La successiva perquisizione permise di recuperare una grande quantità di piante pronte per la raccolta e la semina nella stagione successiva, oltre a un’ampia gamma di ingredienti per intrugli e di attrezzi agricoli che furono sempre messi a uso illecito.

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