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Milano Bambino Morto
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Milano Bambino Morto – Il 22 maggio un croato di 25 anni di nome Aljica Hrustic ha sparato e ucciso il figlio di 2,5 anni, Mehmed, nella zona di via Ricciarelli/San Siro a Milano. Continuano i tentativi di accertare l’ubicazione della madre. I primi risultati dell’autopsia indicano che il bambino è morto per un trauma da corpo contundente alla testa. Hrusic ha raccontato di aver colpito il figlio con “un calcio alla testa” durante l’interrogatorio davanti alla premier Giovanna Cavalleri e al giudice. Ciò è contrario alle dichiarazioni del padre durante l’interrogatorio. Tuttavia, è stato subito evidente che il giovane aveva una costola rotta, anche se studi preliminari suggeriscono che il calcio non ha causato direttamente la morte del bambino. Entro la fine del mese, però, dovremmo avere il referto dell’autopsia dal medico legale designato dal primo ministro. Le autorità stanno cercando di determinare se o se il giovane sia stato maltrattato nei giorni precedenti la sua morte, quali circostanze abbiano accelerato la sua morte e quale ruolo abbia avuto la madre nella tragedia.

Infatti i piedi di Mehmed erano fasciati, forse per coprire bruciature di sigaretta, e il suo corpo era coperto di sangue quando è arrivata la polizia. Il funerale di Mehmed si è tenuto venerdì nella sua città natale di Hrusic, in Croazia, dove suo fratello e il figlio della coppia vivono ancora con i genitori. La moglie di Hrusic è attualmente ricoverata in un istituto privato per malati di mente, separata dai loro due figli piccoli (3 e 1 anno), anche loro alloggiati in una struttura separata per bambini. “Anche se non ero vivo per vedere i tuoi atti eroici, so che eri un eroe in terra e un angelo in cielo. In un pizzico per una Riposa”. Due giorni prima, Aliza Hrustic ha sparato e ucciso il figlio di due anni Mehmed, di nome Ronald, nel quartiere di San Siro a Milano. Nella casa del ragazzo di via Ricciarelli 22 c’era questo biglietto, che è stato scoperto per terra. I condomini e i milanesi casuali che hanno voluto mostrare i loro omaggi hanno inviato pupazzetti, mazzi di fiori e appunti toccanti al bambino. Sullo zerbino dell’ingresso del secondo piano dell’abitazione è stata deposta dalle autorità giudiziarie una ghirlanda di fiori. UN ARTICOLO DA LEGGERE

La squadra di difesa di Hrusic, guidata dall’avvocato Giuseppe de Lalla, ha ingaggiato un medico legale e un altro consulente per valutare lo stato di salute mentale del detenuto di San Vittore. Secondo la dichiarazione dell’uomo alle autorità, all’età di 25 anni era un forte consumatore di droga. La squadra investigativa mobile sembra aver concluso che l’assassino ha lasciato il luogo subito dopo l’omicidio, intorno alle 3 del mattino del 22 maggio. qualche ora, verso le 5, lo stesso Hrusic ha chiamato i soccorsi. Al telefono li ha informati: “In via Ricciarelli 22 c’è un ragazzo che non respira più”. Nella zona del Giambellino è stata fermata intorno alle 12:30. Non una, ma due delle sue altre figlie si sono presentate. Ha ammesso nella stanza degli interrogatori: “Non riesco a riempirmi; sono troppo gonfio e l’ho smontato”.

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Dettagli di preoccupazione sono emersi dall’autopsia eseguita sul corpo del bambino di due anni ucciso dal padre a Milano. Il ragazzo è stato accusato di tortura per aver presumibilmente picchiato il bambino con “calci e pugni”, creando “almeno tre lividi con la grande vicinanza di sigarette facilmente reperibili” e “usando con una fiamma viva” i piedi del bambino. Il bambino all’epoca aveva poco più di due anni. Alija Hrusic, una croata di 25 anni, sta attualmente scontando una pena detentiva per l’omicidio di Mehmed, 3 anni, avvenuto il 22 maggio. La moglie è stata tradita e lei e gli altri due figli della coppia hanno sofferto a causa degli abusi subiti dal marito, come si evince dalla conclusione dell’indagine. Inaspettatamente, gli insegnanti e l’assassino della bidella nel caso del bambino caduto dal trombone della scala milanese sono stati arrestati con l’accusa di omicidio premeditato. Leonardo Acquaviva era un ragazzo accattivante, curioso e ottimista come il resto dei suoi compagni di classe. In quel tragico giorno di ottobre, però, per i suoi genitori tutto è cambiato.

Alla fine, l’istruttore cede alle ripetute richieste del bambino di utilizzare il bagno, presumendo che il bagno all’aperto sarà pronto per la compagnia del bambino come è normale. Ma Leonardo è solo nel profondo; forse per curiosità, tira su una sedia con i braccioli girevoli e la avvicina alla ringhiera della bilancia. Il ragazzo delle elementari è in ospedale da quattro giorni, soffrendo per un dolore prolungato e lancinante, quando finalmente decide di fare il grande passo dal secondo piano. Era senza speranza e nessuno poteva aiutarlo. Poiché la baby sitter si occupava di due bambini di età diverse, sono state immediatamente avviate indagini per verificare la sua assenza.

Le due educatrici della classe, tuttavia, hanno assicurato che il bambino era in buone mani e gli hanno permesso di andarsene senza un secondo di esitazione.m La proprietaria del fascicolo, Letizia Mocciaro, ha deciso di sporgere denuncia per omicidio e omicidio colposos contro la bambina e le sue due educatrici. Il bambino non sarebbe stato in grado di raggiungere la sommità del parapetto senza il sedile. Leggo e TgCom24 concordano sul fatto che sia meglio tenerlo confinato nella gabbiotta piuttosto che girovagare incustodito. Questo è ciò che hanno portato le indagini delle ultime settimane.

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