

Piero Angela Malattia – Suo padre, il medico antifascista Carlo Angela, insignito della Medaglia dei Giusti tra le Nazioni, insegnò al figlio la logica, secondo gli scritti di Piero Angela . Secondo il collega Gigi Marzullo, «l’ottimo autocontrollo e la sua seria cordialità rispecchiano in parte la sua personalità schiva e in parte sono codificate nel codice genetico di questo piemontese educato alla razionalità e alla tolleranza.». L’educazione piemontese che ha ricevuto, secondo Angela, includeva l’idea di “tenere sempre un passo indietro, mai esibire”. In merito alla propria scolarizzazione, l’autore ha scritto:
“Personalmente, a scuola ero mortalmente annoiato ed ero un pessimo studente. Lo slogan latino “ludendo docere”, che significa “insegnare divertendosi”, dovrebbe essere un richiamo costante per tutti gli insegnanti.Le persone che hanno più successo (e non solo con le donne) tendono ad avere una combinazione di forza interiore e gentilezza esteriore”. È un po’ come suonare il pianoforte. Dita d’acciaio nei guanti di velluto mi diceva il mio vecchio insegnante di pianoforte, e io sempre ricordalo, potrebbe essere così anche nella vita reale.
Nelle parole di Piero Angela, “Iniziando le lezioni di pianoforte all’età di sette anni, ha sviluppato un interesse per la musica jazz. Nel 1948, all’età di vent’anni, inizia ad esibirsi nei jazz bar torinesi come Peter Angela, nome d’arte da lui adottato.
Nello stesso anno fu invitato a suonare nella serata inaugurale della Capannina di Viareggio dall’allora giovane impresario Sergio Bernardini. All’inizio degli anni ’50, lui e il batterista Franco Mondini formarono un trio jazz che comprendeva un cast rotante di contrabbassisti. Rex Stewart, l’ex cornettista di Duke Ellington, è stato uno dei tanti artisti popolari a unirsi al trio, insieme a Nini Rosso e Franco Pisano. Come parte del quartetto, Angela sarebbe stata in giro per un po’ .
Si esibì anche con Franco Cerri, di cui era amico, e di cui affermò che nel 1946, non potendo acquistare il biglietto, si recò nelle retrovie del club torinese dove si esibì con Gorni Kramer e il Cetra Quartet per ascoltare i concerti dall’esterno. Dopo essere stato assunto dalla Rai nel 1952, sospende la sua carriera musicale per dedicarsi esclusivamente al giornalismo.
Anche se non si esibisce più professionalmente, Piero Angela è ancora un grande fan del jazz e spesso sfrutta l’occasione per suonare il piano e jammare con noti musicisti jazz quando il tema del suo spettacolo è in qualche modo legato alla musica, ad esempio come fenomeni acustici.
La passione è una costante nella nostra musica; è un virus che non muore mai.» In altre parole, è interessante vedere gli artisti jazz svolgere la loro routine quotidiana e trovare ancora il tempo per stare insieme e suonare.A causa del fatto che la musica jazz è generativa piuttosto che esecutiva (cioè, i musicisti eseguono la partitura piuttosto che scriverla), nel jazz tutti sono contemporaneamente coautori, compositori e improvvisatori. Quando si tratta di musica, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, che è ciò che la rende piacevole.
In qualità di giornalista del Giornale Radio, è stato il primo dipendente della Radiotelevisione di Stato. Dal 1955 al 1968 Lei Angela ha lavorato come inviata per la trasmissione, prima a Parigi e poi a Bruxelles, per la quale ha lavorato dal 1955 al 1968. La prima puntata del TG2 è stata presentata da lei e Andrea Barbato nel 1968, e nel 1976 è stata la prima conduttrice del TG1.
Fu corrispondente di guerra in diverse occasioni. I corrispondenti della Guerra dei Sei Giorni furono arrestati e liberati lo stesso giorno del 1967, quando si recò in Iraq. Era invece in Vietnam nel 1968, quando intervistò soldati americani e vietnamiti.Si è ispirato al lavoro del regista italiano Roberto Rossellini e nel 1968 ha prodotto diversi documentari sul programma Apollo, dal titolo The Future in Space, e ha anche realizzato numerosi collegamenti in diretta per la RAI in occasione del primo lancio di Saturn V, che portò gli astronauti dell’Apollo 1 e 2 in piedi sulla luna.
Destination Man (dieci episodi), Da zero a tre anni (tre episodi), Dove sta andando il mondo? (cinque puntate), Nel buio di anni luce (otto puntate), Indagine sulla parapsicologia (cinque puntate), Nel cosmo in cerca di vita (dieci puntate) sono state alcune delle sue successive trasmissioni informative (cinque puntate).

