

Platinette Malattia – Con le parole “Ora il male va estirpato”, Platinette spegne la tv e si prepara a combattere la sua malattia. Mauro Coruzzi (vero nome di Platinette), dopo aver trascorso l’ultimo anno a lavorare per la Rai del sabato pomeriggio “Italia sì”, ha deciso di raccontare con le sue parole la dura battaglia che lo vedrà impegnato nei prossimi mesi.
Platinadette lascia che la TV faccia la guarigione:
Platinette lascia la tv per curarsi: “Devo estirpare il male che porto dentro”. Dopo 45 anni di lavoro e carriera, Coruzzi ha dichiarato nel programma di Rai Uno: “Devo combattere un male difficile che mi ha colpito e che mi porto dentro.
È un caso di alimentazione compulsiva, che si verifica anche quando non ho una vera fame. È stato un anno difficile, ma alla fine sono riuscito a sottopormi a un trapianto di un arto e apprezzo la discrezione di tutti nel trattare la mia privacy con rispetto nonostante siano a conoscenza della situazione. Eppure, oltre un certo punto, il male viene eliminato.
Platinette ha raccontato la seguente storia davanti a un pubblico e ospitando Marco Liorni in studio: “Alla conclusione della scorsa stagione, quando la città era deserta e io ero rimasto solo, ho capito che dovevo rielaborare la mia vita: accettare un lungo lavoro ore mi rendeva impossibile quell’obiettivo.
Alla fine ho capito che dovevo dedicare del tempo da solo e ho adottato una dieta rigorosa. Oggi l’Italia parte. Bene, volevo spiegare che posso fare solo percorsi più brevi di questo. Dopo che avrò ripristinato le mie fondamenta, potremo incontrarci di nuovo.
Estrema fierezza e contentezza per Maurizio Coruzzi, maestro dell’arte platinette, che, dopo un lungo ritiro per combattere “i cattivi”, mostra tutta la sua crescita in un’unica istantanea.
Fu nei primi giorni di settembre, dopo una calda estate, che Platinette, ospite invitato in diversi talk show televisivi, prese la decisione di raccontare al pubblico il “mal” che lo stava affliggendo e il motivo per cui aveva deciso di ritirarsi dai riflettori per un po’ in modo che possa concentrarsi sul miglioramento. Una battaglia che, mesi dopo, Coruzzi ricrea vividamente per dimostrare miglioramenti significativi.
Platinettes e il racconto della malattia; “Un uomo davvero difficile”:
L’artista platinette Maurizio Coruzzi si trovava a casa italiana di Marco Liorni quando ha deciso di raccontargli finalmente del male che lo perseguitava da così tanto tempo. Platinette ha detto: “È un mangiare compulsivo; lo faccio anche quando non ne ho bisogno. Quest’ultimo anno è stato davvero impegnativo; mi sono persino rotto un tendine del ginocchio.
Dopo essere arrivata a questa consapevolezza, ha deciso di prendersi del tempo lontano dai riflettori per concentrarsi sulla cura di sé, dicendosi: “Devo combattere un difficile male che me ha colpito e che porto dentro di me…” male difficile che mi ha trafitto e mi sta portando dentro). Apprezzo la segretezza dei miei amici che hanno protetto il mio privato anche se sanno tutto; tuttavia, il male può essere contenuto solo per così tanto tempo.
Gli scatti prima e dopo sono stati fantastici:
Sono passati alcuni mesi da quell’annuncio scioccante, ma le cose stanno già migliorando. Con le parole “Darsi per vinti significa restare sdraiati per tutta una vita”, Maurizio Coruzzi è tornato “alla ribalta” su Instagram, mostrando a tutti i suoi fan gli evidenti miglioramenti fisici che ha fatto.
Hai deciso di raccontare all’Italia la tua malattia. Si tratta infatti di Mauro Coruzzi, o Platinette come è noto nel programma che segue da qualche mese e da cui ha deciso di “licenziarsi”. Plati rivela al pubblico la sua condizione attraverso i microfoni di Marco Liorni, spiegando che ora deve prendersi cura di sé e affrontare il “brutto mal”.
Nonostante l’interruzione della trasmissione di RaiUno, Mauro prende la decisione di lottare, liberandosi dagli impegni lavorativi da cui ha tratto tante soddisfazioni fino a questo punto. Dì solo “Mi sento malissimo e devo fare qualcosa al riguardo” e hai effettivamente reso pubblica la tua condizione. L’oratore continua: “È mangiare compulsivo, per così dire, anche quando non ho davvero bisogno di mangiare. L’anno scorso è stato impegnativo; mi sono rotto un arto e non volevo che nessuno mi vedesse.
Platinette spiega alla conduttrice e ai telespettatori: “Ho 64 anni, e dopo 45 anni di lavoro in cui ho incontrato i miei idoli che sono diventati miei amici, dopo una vita di impegni in radio, televisione, cinema e musica, devo combattere una grave malattia che mi ha colpito e che porto dentro di me.
Apprezzo la discrezione dei miei amici nel tenere la mia vita privata anche se sapevano tutto, ma il male può essere contenuto solo per tanto tempo. Mauro ha riflettuto sulla sua decisione a conclusione della precedente stagione di Italia S, che gli ha permesso di restare a contatto con il pubblico ma gli ha impedito di concentrarsi su se stesso.
Quando ero giovane e solo, ho capito che dovevo far valere la mia vita. Verso la conclusione degli anni ’80’stagione, quando era solo lui stesso, Mauro ha detto: “Ho capito che avevo bisogno di riprendermi la vita e che accettare lunghi periodi di lavoro era fuori discussione.
Dovevo lavorare su me stesso, quindi ho adottato una dieta rigorosa, e oggi Ho dovuto spiegare a tutti perché potevo fare solo vie brevi come queste: “Prima rimetto a posto le fondamenta e poi magari ci rivediamo”, dissi.
Ciò giustifica il temporaneo “offuscamento” del suo ruolo da parte di Platinette, poiché la sua assenza dalle scene è del tutto spiegabile. Una malattia condivisa dal creatore e star dello show che non sorprende. Tempo fa, infatti, Mauro aveva già affrontato l’argomento nell’appartamento di Barbara D’Urso. Sono malato, aveva detto; l’obesità è una malattia per la quale non c’è bisogno di provare vergogna.
Uscire da qui è qualcosa che ha bisogno di aiuto. E quello fu il momento in cui la direttrice spiegò la fonte di tutta l’agitazione di Coruzzi: Eri molto grasso, come disse Barbara National. Hai iniziato ad avere problemi alimentari dopo esserti innamorato per la prima volta. Mi dispiace sentire che hai sofferto così tanto. E la conferma era arrivata da Platinette, che ammettendo il dolore per quella vissuta, aveva affermato: “Non mi ne vergogno!”.

