Ragazzo Morto A Brindisi – Aveva 37 anni quando morì in un incidente in moto nei pressi di Brindisi. La sera del 7 settembre alle 2:30, mentre Giuseppe De Vincentis tornava a casa da una serata fuori con gli amici, è rimasto vittima di un’orribile tragedia dalla quale deve ancora riprendersi.Giuseppe De Vincentis era alla guida di una Yamaha X-Max. Sulla base delle prime segnalazioni, il mezzo sembra aver perso il controllo per cause ancora da accertare, ed è stato successivamente sbalzato via, finendo violentemente a terra, mentre la moto ha proseguito il suo percorso per un tratto di pochi metri. Gli sforzi dei 118 soccorritori sono stati vani poiché hanno potuto solo stabilire l’ora della scomparsa.
. Lascia i tuoi genitori, Giuseppe e Patrizia, e i tuoi due fratelli. I funerali si terranno presso la Chiesa di San Giustino de Jacobis l’8 settembre alle ore 10.00.la gente del posto ha detto che era un venditore di pane nel quartiere di San Paolo e lo ha descritto come un lavoratore laborioso. In un terribile incidente stradale questa mattina sulla strada tra Sant’Angelo e Bozzano, il giovane ha tragicamente perso la vita al volante della sua moto.DSC 0384 Il suo terribile destino era già prefigurato da altre tragedie che coinvolsero le due metà. L’adolescente ha tragicamente perso la vita dopo aver perso il controllo della sua Kawasaki Z750 e sbattendo contro un cartello stradale nel distretto industriale di Brindisi. MINO RUGGIERO
Anche se tutti speriamo in un lieto fine per Mino oggi, il destino non è stato dalla sua parte. San Paulo è un quartiere duro in questo momento; un vecchio è passato di qui per chiedere quando riaprirà la caffetteria. Noi e terze parti accuratamente selezionate utilizziamo “cookie” e tecnologie simili per scopi tecnici e, con il tuo consenso, per altri scopi come dettagliato nella nostra cookie policy.
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Dopo diverse ore di interrogatorio, sono emerse le prime piste: un uomo di 68 anni è stato arrestato per presunto furto di un telecomando fuori da una scuola a Brindisi la mattina del 19 maggio 2012. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo che ne era il proprietario una pompa del benzene nel leccese ha voluto far sputare addosso il preside della scuola. A questo scopo sarebbe stato predisposto l’ordine che alla fine portò alla morte della piccola Melissa Bassi e al ferimento di altre ragazze che si trovavano per caso nell’area antistante la scuola. Se il nome della scuola e il giorno scelto per l’agguato non avessero nulla a che vedere con la mafia o con riferimenti a questo mondo, tutto il resto sarebbe stata una semplice coincidenza. Altre fonti, invece, suggeriscono che l’uomo abbia agito esclusivamente per attaccare la giustizia, in quanto vittima di quello che percepiva come un trattamento iniquo.
Sempre seguendo i primi indizi che arrivano dal Lecce, sembra che l’uomo abbia confessato. Tuttavia, le ragioni rimangono ancora poco chiare; come abbiamo detto prima, la forza che lo spinse ai suoi atti efferati potrebbe essere diversa da quella che comunemente si crede oggi. Si dice che questo prigioniero di 68 anni, che avrebbe ammesso di essere sposato con figli, sia nato a Copertino. Quegli indizi iniziali suggeriscono che potrebbe avere nascosto prove utili per le indagini nella sua stessa casa.
Il nome dell’uomo è trapelato da più testate giornalistiche e sembra essere Giovanni Vantaggiato; tuttavia, per evitare la creazione di ulteriori mostre, come accaduto non molto tempo fa, sarebbe meglio attendere le comunicazioni ufficiali, che dovrebbero arrivare nelle prossime ore.
