

Ruggero Razza Biografia – Ruggero Razza, portato in giro da Nello Musumeci come un figliol prodigo, rischia di diventare la sua più grande illusione se, come sostiene il gip, ha effettivamente nascosto i dati manipolati e lo ha “ingannato”. Inoltre, da quando è governatore, il suo consigliere più fidato è un giovane avvocato figlio di un generale dell’Arma dei Carabinieri, ha frequentato l’Accademia Militare alla Nunziatella, si è laureato in giurisprudenza all’Università di Catania e ora lavora come avvocato penalista presso lo studio di Trantino. Un curriculum eccezionalmente rispettoso per un giovane.
Nell’occhio del ciclone c’è Ruggero Razza, ministro della Salute della regione siciliana, implicato nei dati fasulli sullo scandalo Covid nel tentativo di evitare che la Sicilia finisca ancora una volta nella zona rossa. Gli è stato inviato un avviso di garanzia e anche alcuni dei suoi telefoni cellulari sono stati sequestrati. Tre persone sono state sottoposte agli arresti domiciliari nell’ambito delle indagini in corso da parte delle forze dell’ordine, guidate dai Nas di Palermo e dal Comando Provinciale di Trapani. Le autorità hanno potuto confermare che i verbali che avrebbero dovuto consegnare all’Istituto Superiore di Sanità erano stati, infatti, subito rivisti al ribasso ricorrendo alle intercettazioni. Con dati meno drammatici sulle nuove malattie emergenti e sulla diffusione delle salviettine disinfettanti. Ruggero Razza, viceministro della Salute del Consiglio Musumeci, è nato a Milano nel 1980. Le sue radici familiari sono catanesi.
Esiste un ottimo rapporto tra l’uomo e Nello Musumeci. Dopo aver completato la sua formazione di base presso l’Accademia Militare della Nunziatella a Pozzuoli, Napoli, Razza ha conseguito la laurea in giurisprudenza. Razza esercita anche la professione di avvocato difensore ed è membro dell’Association of Trial Lawyers of America. Politicamente, ha avuto opinioni che lo collocano esattamente nella galassia di sinistra, avendo firmato con artisti del calibro del defunto movimento “La Destra” e Azione Giovani (la Lega dei Giovani Comunisti di Alleanza Nazionale). Questo stesso Razza fondò poi l’Alleanza Siciliana. Uno dei suoi primi incarichi politici significativi fu quello di assessore e poi vicepresidente della Provincia di Catania. Dopo che Musumeci si è insediato come presidente della Regione nel 2018, Ruggero Rezza si è trasferito nella residenza ufficiale della regione, Palazzo d’Orleans. Circa un anno fa il ministro della Salute siciliano ha dovuto fare i conti con le ricadute dell’operazione ‘Sorella Sanità’, che aveva messo presunte irregolarità e corruzione nella sanità della regione.
Un’ulteriore controversa vicenda si è verificata lo scorso novembre dopo alcuni scambi telefonici che prevedevano l’assegnazione di posti letto nei reparti di terapia intensiva degli ospedali di tutta la provincia. E dopo una lunga assenza dall’arena online, mai affrontata sulla vicenda giudiziaria che sta affrontando l’indagato, non anche quando è tornato alla guida dell’assessore al solo scopo di chiarire con candore lo “spalmare” che sembra averlo segnato in modo indelebile agli occhi del pubblico, eccolo riaffiorato nel controverso Ferragosto 2021, segnalava il segnalatore. 1: Il Pd è quel partito che pensa che pagare i tamponi con i soldi che gli arrivano da Draghi (con cui governa) sia un buon segnale contro i NoVax, mentre se lo decide il governo siciliano (adottando un provvedimento che già esiste in tutto d’Italia), aiuterà la diffusione della malattia. Ma perché discuterne tutto il tempo invece di lavorare insieme per spargere la voce sul dovere civico di vaccinarsi d? “, urla Razza.
Rifflessione del 3 settembre 2003. Ma chi è al potere in Italia (Pd, M5S, Lega, Fi, Leu, ecc.) e chi ha implementato il greenPass nelle settimane lavorative (con una FAQ, Garante), come valuta l’incoerenza di richiedere l’identificazione per entrare in un ristorante ma non in un edificio per uffici? Razza, insomma, è uscito allo scoperto per difendere, vanga alla mano, l’ordinanza firmata venerdì scorso da Musumeci, che mira a negare l’accesso agli uffici pubblici siciliani a chiunque sia sprovvisto di pass verde valido. Il funzionario sanitario della regione siciliana, Ruggero Razza, indagato per il suo ruolo nella diffusione di dati falsi sulla pandemia all’Organizzazione internazionale per gli standard, ha parlato delle sue omissioni.
Razza ha chiesto di accettare le sue dimissioni dopo essere stato eletto tra le fila della lista ‘DiventeràBellissima’ che ha sostenuto Nello Musumeci. Secondo l’indagine che ha impegnato gli organi di verifica dei dati della Regione Siciliana, solo tre persone sono state arrestate e un totale di sette sono state indagate per possibili collegamenti con la recente pandemia. Emerge un quadro preoccupante e preoccupante di come sono stati gestiti i dati della pandemia regionale, come scrive il gip nel decreto misure emergenziali: «In un contesto in cui al carico si aggiungeva la diffusa disorganizzazione e lentezza da parte degli uffici periferici preposti alla raccolta dati degli organi amministrativi e politici al vertice, a pemerge l’immagine del modo in cui i dati sono stati trattati.
Accuse che Razza, indagato mentre cammina liberamente, smentisce con vigore: «Alla luce dell’inchiesta della Procura di Trapani che vedo indagata — scrive in una nota — nell’interesse di dimostrare il massimo rispetto per la magistratura, io tiene a ribadire che in Sicilia l’epidemia è sempre stata attentamente monitorata, come testimoniano tutti i fattori oggettivi, a cominciare dalle prime segnalazioni di malattia. Non avevamo bisogno di nascondere i contagiati o di attenuare l’impatto epidemiologico perché spesso eravamo noi ad “anticipare” le decisioni di Roma e ad attuare misure “più severe”.
“I fatti rilevati – continua Razza – si riferiscono in primis al trasferimento di dati fisici sulla piattaforma che sono stati segnalati in concomitanza con l’effettivo diffondersi dell’epidemia, tenuto conto della circostanza che, nel corso di alcuni giorni, piuttosto che uno solo, questi fatti sono stati comunicati.Il fenomeno della lettura post-hoc delle prove acquisite può, come di consueto, contribuire a delineare una diversa ipotesi che, se opportunamente gestita, sarà oggetto di approfondimenti da parte dell’autorità giudiziaria competente individuata dal Gip Ogni persona o cosa contagiata è stata registrata dal sistema con un nome, e nessuna informazione di alcun tipo è mai stata manomessa per nascondere la verità.Tuttavia, le istituzioni devono essere in perfetta forma in ogni modo possibile, soprattutto durante la pandemia, ho chiesto al presidente della Regione di accettare le mie dimissioni per mettere al riparo il governo da inevitabili polemiche.

