Sara Gama Infortunio – Le ragazze della Juventus sono state troppo forti in tutto e per tutto nella vittoria per 2-0 in campionato sulla Fiorentina. Il 5 novembre mister Montemurro dovrebbe accontentarsi e prepararsi con un atteggiamento più ottimista alla finale di Supercoppa contro la Roma. In termini di coaching, l’ex tecnico dell’Arsenal ha ricevuto delle buone notizie, mentre l’ex squadra dell’infermeria ha ricevuto alcune notizie negative. Amanda Nilden e Sara Gama hanno fatto le prove appropriate per comprendere la portata dei loro guai; tuttavia, i risultati del J Medical non sono promettenti.
Amanda Nilden, come il capitano Sara Gama, sarà messa da parte per un po’ dopo essere stata ferita in un incidente d’auto. In una nota pubblicata sul sito della Juventus, i termini dei due giocatori sono stati esplicitati nel dettaglio: il quinto metatarso di Amanda Nilden è frantumato, quindi sarà operata e poi inizierà la terapia. Una frattura del femore bicipitale di basso livello è stata segnalata da Sara Gama, che inizierà domani la riabilitazione a Vinovo con l’obiettivo di tornare al gioco attivo. Katia Serra è una mera ombra di se stessa per via del ginocchio, mentre l’ex c.t. Cabrini si lamenta: “Sta facendo fatica molta, forse servi un ricambio.” Controargomentazione: “Ha qualità incredibili, non puoi rinunciare al suo talento”, ha aggiunto Bonansea.
Gli occhi hanno dimenticato, persi tra i ricchi ribelli. Quando il sottomarino italiano, che veniva attaccato dalla Sicilia, chiamò Sara Gama, fu colta alla sprovvista. La coraggiosa leader delle donne in cerca di consapevolezza europea e (ultima) credibilità mondiale, Lei con la terza cifra dietro lo scutum, è stata sostituita perché ovviamente aveva un problema. Più tardi quella notte sul campo di Rotherham, il centrocampo francese ha completamente dominato il gioco e Sara ha concesso almeno due dei cinque gol a cui la loro squadra ha rinunciato. Giovedì Vilhjalmsdottir ha tentato di entrare in Laura Giuliani durante una piccola pausa nell’azione, ma i suoi sforzi non hanno avuto successo. Il 33enne Gama da Trieste, di origine congolese e italiana, attualmente è allenatore della Juventus (dove ha vinto sette trofei) e potrebbe impedire all’Italia di qualificarsi per Euro 2022.
L’ex capitano della nazionale italiana e campionessa della Coppa del Mondo femminile FIFA 1982 Antonio Cabrini ha commentato: “Sta facendo molta fatica”. Sara è una delle atlete che ho reclutato per giocare con la squadra azzurra insieme a te e alla maggior parte delle ragazze in Inghilterra. Anche se dobbiamo riconoscere i contributi di questa generazione alla crescita del movimento, l’ammonimento di Cabrini che “se si segnano cinque gol in di fila” (contro la Francia), è tempo di considerare vero il cambio generazionale. Con l’aiuto di Cabrini, la Nazionale italiana è cresciuta sotto la direzione di Milena Bertolini dal 2017.
Non è semplice far sedere in panchina qualcuno con il carisma e la personalità di Sara. La ragazzina che girava con il nonno a Trieste stringendo in mano il suo Super Tele è ora vicepresidente dell’Aic, un consigliere della federazione, e sta guidando la carica per portarla al livello professionistico. Purtroppo, le persone in Europa devono affrontare un’infezione all’occhio sinistro. L’ex calciatrice italiana e attuale opinionista Rai Katia Serra afferma che giocare attraverso il disagio la fa sentire tutt’altro che a suo agio. È il suo doppio: energico e finemente marcato, con sentori a volte di Chiellini. La dimensione del suo naso è la causa di tutti i suoi difetti.
L’incertezza, però, non trova spazio nella partita di domani contro il Belgio (calcio d’inizio alle 21 UTC a Manchester): la squadra deve vincere e pregare che l’Islanda non sconfigga la Francia per poter accedere ai quarti di finale. Con Gama in testa? Nonostante sia di qualche millimetro più basso di Sara, Serra dice: “Il lavoro di Bartoli sarà probabilmente al centro della difesa con Linari”. Cabrini ritiene che “una crisi critica in Europa non sia il momento di sperimentare”, ma che “nessuno di noi può nascondersi” e “tutti devono assumersi le proprie responsabilità” se le cose vanno male. Se non ti sfidi, diventa troppo semplice.
Prendere la posizione di Barbara Bonansea contro l’Isola come un vangelo semplificherebbe sicuramente le cose: “Secondo il ricordo di Cabrini, la sua paga era altissima quando si è trasferita per la prima volta in Nazionale. Ma con il passare del tempo è migliorata ed è cresciuta alla Juventus, diventando un ingranaggio fondamentale in la macchina. ha qualità superiori». “Con l’Isola era troppo significativa, in una parte in cui si esprimeva brillantemente”, concorda Katia Serra. La speaker spiega di aver tagliato perché era inseguita dalla squadra. Bonansea deve immediatamente lancia un attacco contro il Belgio, perché questa nemica per vincere richiede esperienza, qualità ed energia, è possibile che non la vedrai per dieci minuti (cabrini compreso), ma dopo verrà promossa e realizzerà cose incredibili. Ci vuole abilità per avere a che fare con Barbara. Praticamente la stessa cosa è stata detta a Cristiana Girelli, ma con l’aggiunta di “ma va servita meglio”. Un’ex campionessa del mondo spiega perché i suoi colleghi devono assisterla.
Puoi’t arrivare ai quarti di finale di Euro 2022 senza battere il Belgio. Gli isolani non possono permettersi di perdere contro i francesi perché la Francia è già matematicamente davanti a loro nella classifica della D-League. La sfida principale, come affermato da Katia Serra, è che “ci siamo messi in una posizione in cui non possiamo fare affidamento solo su noi stessi”. I francesi sono visti come grandi favoriti per la vittoria sugli isolani, ma ho i miei dubbi. La Francia punterà su se stessa, puntando ai quarti di finale mentre fa riposare alcuni dei suoi giocatori chiave; tutto è possibile dato il vantaggio teorico della Francia sull’Irlanda. Se avremo successo, è solo lavorando insieme. Non esistono opzioni alternative. Proprio come si può sempre contare su Cabrini, “quando c’è da combattere in parti critiche queste donne sanno che il tempo, ci mettono tutto”, come recita la frase italiana.
Durante la sua carriera calcistica professionistica, Sara Gama ha giocato sia nelle giovanili del San Marco del Pescatore che dello Zaule. Con la squadra di Tavagnacco si esibisce 52 volte al suo esordio professionistico. È un difensore ma riesce a segnare quattro gol. All’inizio della stagione 2009, è partito terzo in Serie A e la sua abilità e determinazione lo hanno aiutato a salire alla ribalta. Nel 2011 subisce una grave battuta d’arresto che la costringe a saltare quasi l’intera stagione. Di conseguenza, gioca solo sette partite su 25 possibili. Nei prossimi anni sarà un membro chiave rispettivamente delle squadre femminili di Brescia e Paris Saint-German, aiutandole a salire in vetta alla classifica i rispettivi campionati. Per la stagione di Champions League 2015-16 torna con il Brescia.
Passò alla sua attuale rosa, la Juventus Woman, la stagione successiva e fu subito eletta capitano. Con questa rosa abbiamo vinto due scudetti e una coppa in Italia. Sara fa parte della nazionale da quando era un’adolescente e ha buone possibilità di diventare capitano nel prossimo futuro. Nella prossima stagione giocherà per il Brescia, dopo un accordo raggiunto nel luglio 2012. Il 18 agosto 2013 ha firmato un contratto con il Paris Saint-Germain nel campionato francese di calcio femminile, Division 1 Féminine. Tuttavia, Sara può competere solo nelle prime partite della stagione prima che un’altra battuta d’arresto le impedisca di competere. È tornata a Brescia nel 2015 e vi è rimasta fino ai quarti di finale contro il Liverpool nella UEFA Women’s Champions League 2015-2016. Nel curriculum ha tre Scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane. La squadra femminile della Juventus, nella quale continuerà a giocare anche nella prossima stagione 2020-2021, vincerà il 9 maggio 2021 il settimo scudetto, ottenendo il quarto posto di fila.
