Valeri Infortunio – La rivalità Inter-Milan in Coppa Italia ha generato molta stampa, e non solo per la partita stessa. Rissa del primo tempo tra Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku e infortunio del secondo tempo per l’arbitro Valeri, costretto ad abbandonare il campo. Probabilmente per il freddo, all’ora del secondo tempo Valeri ha provato a stringere i denti dopo aver sviluppato una meticolosità per il polpaccio, ma alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca e lasciare il posto a Chiffi, il quarto uomo della partita, che ha ha assunto il ruolo di arbitro da quando è stato introdotto il suo sostituto. Una volta che uno dei guardalinee si è preso l’incombenza per la vicinanza al primo assistente, la responsabilità è stata affidata a Chiffi, che ora ha i mezzi per parlare con il VAR.
Il processo è stato lungo e il successivo derby di Coppa Italia ha incluso un recupero record di 10 minuti che ha portato al gol della vittoria e alla qualificazione dell’Inter, che aveva il dominio numerico, al 97′ sulla forza di un calcio di rigore trasformato di Eriksen. L’arbitro distrettuale di Roma 2 ha cercato di valutare se la sofferenza fosse sopportabile o meno, ma ora teme che le cose siano più terribili di quanto inizialmente pensato. Valeri potrebbe saltare le prossime settimane di Serie A e Coppa Italia per un problema muscolare, ma l’allenatore dei Capitals non lo saprà con certezza fino a domani dopo che sarà sottoposto a test strumentali. La partita dell’Inter contro il Milan in Coppa Italia è stata interrotta quando Paolo Valeri ha dovuto lasciare il campo. Un infortunio ad un muscolo della parte sinistra del campo ha costretto l’arbitro a fermare il gioco. Daniele Chiffi è intervenuto per prendere il suo posto, e a questo punto è lei a controllare il drammatico finale del derby.
Tante le giocate da brivido nel derby di Milano. A metà del secondo tempo l’arbitro Paolo Valeri si è infortunato e sostituito dal quarto uomo Daniele Chiffi. Il direttore del gioco ha detto di sentirsi “stac” e “una palletta che stava costruendo” dopo aver lasciato il campo. Probabilmente la colpa è di un affaticamento muscolare. Il derby milanese di Coppa Italia è stato ricco di svolte inaspettate. L’arbitro del secondo tempo Daniele Chiffi è entrato in campo per sostituire l’infortunato Paolo Valeri. Chiffi è stato il quarto ufficiale. L’arbitro della sezione Roma 2 ha affermato: “Ho sentito stac e una palletta che stava costruendo”, mentre stava uscendo in campo. Probabilmente la colpa è di un affaticamento muscolare. Quando arriveremo ai 90 minuti, dovremo recuperare i dieci minuti persi a causa del ritardo.
Il direttore di gara romano si è fermato dopo una volata tranquilla e assistita, ha visto che le cose non andavano bene e si è diretto lentamente verso la stazione del quarto ufficiale per dare la notizia. Valeri ha tentato di reinstallarlo come arbitro capo dopo aver valutato la sua salute, ma alla fine ha concluso che non era più competente per farlo. Con questa vittoria, Chiffi divenne il criminale più potente di Milano.
Non proprio un colpo di fortuna per l’arbitro Valeri, che stava cercando di mantenere l’ordine in una gara difficile come il derby e fino a quel momento si era trovato impreparato solo in un paio di occasioni. In effetti, il confronto tra Ibrahimovic e Lukaku all’intervallo ha fatto poco per mantenere un’atmosfera pacifica. Dopo il riavvio del gioco, tuttavia, le cose sembravano essere tornate alla normalità e il VAR ha aiutato a far andare avanti le cose su diverse decisioni binarie relativamente semplici. Un tragico evento è però intervenuto.
Dopo un rapido riscaldamento, Daniele Chiffi, il Quarto Uomo designato, è subentrato come arbitro del derby con il punteggio pari a uno e ce l’ha fatta fino alla fine. Un nuovo arbitro è subentrato e ha aggiunto 10 minuti di recupero, durante i quali l’Inter ha segnato il gol della vittoria su uno spettacolare calcio di rigore di Christian Eriksen. Per i partenopei la nomina di Valeri ad arbitro di Napoli-Milan è solo l’ultima di una lunga serie di decisioni “a volte ritornano”, che non dovrebbero intaccare il loro status con l’arbitro romano. È la quinta giornata di Benevento-Napoli e Lozano sta ancora cercando di farsi punire per il testacoda di Foulan, nonostante Valeri, il VAR, sia guidato da Doveri. Per la sfida tra Milan e Napoli, Rizzoli non ci ha abbandonato senza Doveri come quarto giocatore.
Al 40′ il tiro di rigore del Napoli su tiro di Lavezzi viene annullato per fallo di mano di Vives. A causa di un fallo commesso da Rinaudo su Giacomazzi, i pugliesi hanno tagliato un punto portando il punteggio sul 2-1. L’approccio di Valeri alla squalifica è condizionale, così come l’approccio ai falli, poiché Lavezzi (per un duro fallo su Angelo) e Castillo (per una palla arruffata di Blasi) non hanno ricevuto alcuna punizione. Al 60′ Pasqual sfiora il cross di Zuniga. Al 63′ Valeri fa uscire Munari dalla sua “cintura” perché Hamsik gli ha fatto male, e negli ultimi minuti di gara (i toscani ormai avevano perso il senso della ragione), Kharja soffoca Cavani dopo che ha cicatrizzato il pallone. Al 15′ la Fiorentina passa in vantaggio con Valeri che interrompe il giocoe recupera palla dopo che il portiere Neto tenta un contrasto su un’incursione di Higuain.
La partita è pareggiata all’intervallo, ma Savic non è stato espulso per un fallo su Mertens al 54′. Niang segna al 51′, ma il gol viene annullato perché Bonaventura ha rubato la palla commettendo fallo su Jorginho; di conseguenza, Sarri, consulente tecnico della squadra, perde il lavoro per essersi opportunamente opposto. Valeri non espelle dal campo Gomez per possesso di una gomitata all’86’ contro l’Albiol in area partenopea, ma riesce ad irritare gli azzurri. Al 93′, infatti, cede il vantaggio a Romagnoli. Mentre i Romagnoli caricano la linea difensiva e Callejon indietreggia in porta, Valeri assegna la rete e frustra il rossonero. La scelta fu ridicola per una serie di ragioni, tra cui il fatto che gli unici vantaggi erano la superiorità numerica e un misurabile criterio di perfezione. Se Callejon non avesse tirato, avrebbe potuto mantenere viva la sua serie di reti senza reti.
